Rosario Scrivano : grandi qualità grafiche con un iperrealismo attento soprattutto all’etica dell’arte , in una pittura che è sempre più scandaglio psicologico .

( Fabio Bianchi – 2004 )

Le opere di Rosario Scrivano sono apparizioni di una visione interiore , un lirismo soggettivo capace di evocare dense atmosfere .

Scrivano è un pittore per un istinto innato di amore e passione per la natura che media i suoi racconti e le sue emozioni attraverso un linguaggio con modulazioni cromatiche che provengono dal suo Io profondo .

Nella sua pittura troviamo ancora il palpito sincero di uno che sa di poter ancora cantare il senso profondo della vita , la grandezza dei sentimenti .

( Renata Gerevini Navalesi 2004 )

SCAVARE NEL PROFONDO 

Per Rosario Scrivano andare “oltre la tela” non significa cercare astrazioni o complesse alchimie concettuali ma scavare nel profondo della realtà quotidiana per cogliervi l’essenza delle cose .

Il suo iperrealismo non è mai esasperato e non vuole stupire , semmai diventa lo strumento per trasmettere una concezione del mondo chiara , pulita e lineare . Le situazioni che crea sulla tela coinvolgono il mondo sensibile in un gioco di scambi e accenti tra oggetti e ambientazioni surreali che portano l’osservatore ad immedesimarsi in questi racconti per immagini dove la capacità pittorica si sviluppa attraverso un equilibrato dialogo tra la forza del segno e il colore .

Scrivano non vuole stupire , non grida in faccia la realtà e le contraddizioni della contemporaneità , preferisce sviluppare un dialogo più intimo e costruttivo tra il dipinto e l’osservatore ed è proprio in questo scambio di esperienze profonde che trova il suo personale linguaggio espressivo .

Ai tagli sulle tele Scrivano preferisce degli squarci da cui far affiorare realtà oggettive che , a ben vedere , racchiudono in sé l’essenza di un messaggio sempre profondo e sempre filtrato attraverso un lavoro di lunga e attenta rielaborazione interiore . Il tutto senza mai esasperare l’aspetto estetico ma riuscendo a cogliere sempre un giusto rapporto tra esigenza espressiva e rigore compositivo .

( Carlo Francou – 2005 )