Continua ricerca del sé e dell’altro, rabbia di fronte alle miserie ed alle contraddizioni della vita impregnano l’opera di Scrivano , che in “Ora ti conosco”, “L’uomo e la sua miseria” e “Uno strappo da cucire” disegna un mondo in cui la coscienza del male potrà forse approdare ad una rinascita, ma nel quale troppi strappi ancora deturpano i rapporti senza ricevere attenzione .
( Chiara Bernazzani – 2006 )
Nel panorama artistico locale Rosario Scrivano è personalità di spicco :
è innanzitutto un ottimo gallerista al punto che, in pochi anni, lo spazio espositivo La Spadarina ha con successo ospitato centinaia di artisti non solo italiani.
Ma è anche un’abile pittore e lo dimostra continuamente partecipando ad importanti concorsi.
Nell’ ultimo, il 3° premio internazionale di pittura, scultura e grafica organizzato dalla sempre più quotata rivista Boè, è arrivato settimo, risultato eccellente essendo gli iscritti oltre duemila ed i selezionati alla fase finale 400.
L’ opera presentata da Scrivano, “ Rapporti virtuali “ olio su tavola, meritava in effetti attenzione:
nella parte inferiore una donna seminuda, supina, fortemente scorciata, anela avidamente ad un rapporto sessuale. Nella parte superiore Scrivano su un tavolo ha riportato oggetti di uso quotidiano: telefono fisso, cellulare, pacchetto di sigarette e bottiglia d’ acqua sempre resi in un Iperrealismo fotografico perciò tanto più immediato ed intrigante.
La crisi dei rapporti e talora l’ incomunicabilità uomo-donna passano senz’ altro fra incomprensioni psicologiche, sociali, caratteriali… ma non scordiamo la pericolosità di rapporti virtuali, cioè superficiali o poco sentiti. Scrivano in quest’ ardita metafora lancia dunque un monito: più spazio ai sentimenti, al dialogo e, perché no, alla corporeità per abbattere quell’impercettibile invero immensa distanza indotta dall’invasiva tecnologia.
( Fabio Bianchi – 2008 )