Pittore autodidatta ma di grandi potenzialità espressive e notevole intuizione figurativa , Rosario Scrivano ha inaugurato con una personale gli spazi espositivi de “La Spadarina” alla presenza di altri due artisti piacentini di spessore , il collega William Xerra e la cantante Marina Fiordaliso .

Pur prediligendo , istintivamente , l’atmosfera surrealista con alcuni , trasparenti , omaggi all’eccentrico Salvador Dalì , nume tutelare di quella provocatoria tendenza , Scrivano mantiene un saldo rapporto con la realtà riuscendo , abilmente , a controllare l’immagine che , con uso intenso del colore , diviene oggetto d’analisi ed approfondimento iper-realistico .

E Scrivano stesso si riconosce ampiamente in questa dimensione : la rappresentazione di soggetti tradizionali fornisce lo spunto per una severa indagine interiore , cioè trasfigurazione della realtà come occasione per scavare dentro di sé , individuare le ragioni ultime che spingono gli artisti ad esprimere qualcosa , a riflettere sulla condizione esistenziale .

E le opere esposte testimoniano in questa direzione : soprattutto “Cara immortalità”, grande tela con , in primo piano , un pittore esausto appoggiato al tavolo di lavoro e sullo sfondo , imponente , la Monna Lisa leonardesca , significativa allegoria della condizione dell’artista , del peso della storia .

( Fabio Bianchi – 2002 )