Rosario Scrivano , pittore surrealista , presenta opere dove i luoghi e le parvenze viventi sfuggono a tutte le coordinate spazio-tempo di una dimensione immaginaria e fantastica dove traspare un rapporto di solitudine-angoscia in prospettive silenziose .

( Mario Domenico Storari – 1985 )

La sua pittura è una ricerca del concreto , della plasticità della colorazione dalla quale nasce una riconquistata raffigurazione simbolica . Nel presentarsi , Rosario Scrivano dice : “Non ho voluto eliminare ogni cosa reale , perché è proprio la realtà che ci spinge a pensare , a ragionare , a sentirci vivi . A volte mi trovo solo , in un mondo in bianco e nero , dove è abbastanza pensarlo per vedere un colore , dove si può cancellare tutto e cominciare da capo , dove posso pensare quello che sento senza essere costretto ad imitare altri pensieri che non sono miei , dove non devo seguire la logica e la morale comune per essere capito . Per questo vedo la realtà come una grande fotografia e non sono contento di me perché non sono contento degli altri e troppe volte ci rassegniamo nascondendoci e non facciamo altro che aggiungere un mistero ai già tanti misteri della vita ! “ Ciò che colpisce nelle opere di Rosario Scrivano è quella forza strutturale , quella solidità delle costruzioni e quell’impianto perfettamente meditato e controllato , per cui si ha la sensazione che l’immagine artistica e la realtà fisica si avvicinino fra loro fino al punto di identificarsi . L’identificazione però non toglie nulla alla magia e alla suggestione delle opere , perché in esse si avverte , oltre al surrealismo che le ha sprigionate , la commozione umana ed estetica dell’artista . La liricità di Rosario Scrivano è un elemento essenziale della creazione pittorica , è la vita poetica dei suoi lavori , è la preoccupazione di rendere al massimo i valori oggettivi della realtà . Vivere il proprio tempo e denunciare con immagini realistiche la società distruttrice ed alienante di oggi , questa è l’operazione estetico-concettuale del giovane pittore . Nelle sue tele intrise d’angoscia e cariche di aggressività , con una fantasia cromatica ricca di tensioni , egli rivela e coglie i momenti più drammatici della contemporaneità . Le sue figure o le sue composizioni , anche se ad una prima lettura appaiono descrittivamente semplici , hanno sempre qualcosa di misterioso , di inquietante che le proietta in una dimensione ambigua tra realtà e sogno . Questo artista è alla sua maniera , un testimone del nostro tempo , con le contraddizioni, i problemi irrisolti , le difficoltà e le sue ansie molteplici .

( Mario Domenico Storari – 1993 )