Scultura realizzata con 14mila bottiglie di plastica: l’opera di Rosario Scrivano a Fiera Milano.

Sono servite 14mila bottiglie riciclate per realizzare l’opera di Rosario Scrivano a Fiera Milano, una scultura che è un vero e proprio inno all’economia circolare, al riciclo dei rifiuti, al riutilizzo della plastica. Le bottiglie di acqua e bibite possono avere una seconda opportunità di vita. E possono anche trasformarsi in splendide opere artistiche che parlano di sostenibilità, a partire dai materiali, oltre che per il soggetto proposto. Quando le bottiglie di plastica usate diventano opere d’arte.

Non chiamateli rifiuti. Perché da quelli che possono sembrare scarti possono nascere nuovi oggetti. E, talvolta, anche splendide opere d’arte, come è accaduto a Fiera Milano, dove è visibile una scultura che è un monito a prenderci cura dell’ambiente in cui viviamo, di quel pianeta che dovremo lasciare in eredità ai nostri figli in condizioni migliori rispetto a quelle che vediamo oggi.

L’opera d’arte nasce con l’obiettivo di far riflettere sul tema della sostenibilità gli oltre 4 milioni di persone che ogni anno transitano dalla fiera del capoluogo lombardo. La scultura di Rosario Scrivano si trova nell’atrio del Centro Servizi del quartiere fieristico a Rho. Si compone di circa 14.600 bottiglie di plastica recuperate e sapientemente riciclate, per formare un’opera d’arte che rappresenta un bambino che abbraccia la Terra. La scultura si compone di 12 elementi leggeri facilmente trasportabili. Quando sono uniti tra loro, formano un’installazione larga cinque metri e alta quasi sette.

Un invito a prendersi cura del pianeta, come ha raccontato lo stesso artista in un’intervista online: «Sono sempre stato attento ai temi ambientali, che toccano il futuro di tutti noi quindi ho iniziato a recuperare bottiglie di plastica, a chiedere agli amici, a stare più attento anche per strada per raccogliere anche quelle gettate a terra: alla fine ne ho utilizzate circa 14mila, saldate a caldo tra loro, ma quelle che ho maneggiato sono di più, visto che per realizzare mare e continenti avevo bisogno di colori specifici».

Chi è Rosario Scrivano

Rosario Scrivano è un artista nato ad Alimena, in provincia di Palermo, in Sicilia. Classe 1959, all’età di 8 anni lascia l’isola con la mamma, il fratello e due sorelle per andare a Piacenza e attendere il padre emigrato otto anni prima in Germania per lavorare. Sin da piccolo si è appassionato al disegno, tanto che maestri e professori consigliano alla famiglia di fargli proseguire gli studi iscrivendolo a un liceo artistico. All’inizio, però, non segue questa strada, continuando però a coltivare la sua passione come autodidatta.
Nell’arte ha trovato un modo per parlare del suo cuore, della sua anima, dei suoi sentimenti, dei suoi dolori: le prime tele ad olio sono nate in seguito alla perdita del suo miglior amico e della donna che voleva sposare. Nel corso della sua carriera ha fatto molte esperienze, anche l’apertura di un locale per ospitare mostre di pittura e di scultura, dove le sue tele ottengono subito un grande consenso. Ha esposto nelle principali città italiane e internazionali e ha organizzato più di 200 mostre di artisti italiani e stranieri. Ha anche ideato nel 2005 un concorso internazionale.

Patrizia Chimera (giornalista) 2023